Luoghi: Livigno-RuLeZ Days-Pasqua 2011 – Parte 2

Arieccoceeeeee!!

Blackie e il Longboard

Sono tornato, e approfitto di questi giorni di pausa dal lavoro e di (relativa, moooolto relativa) calma per finire quanto cominciato un paio di settimane fa…un altro lavoro delirante? NOOOO!! …il racconto dei RuLeZ Days a Livigno!! Prima di continuare pero’…una notizia: presto al blog si aggiungerà la sezione street!! Tornato dai RuLeZ non ho proprio potuto fare a meno di prendermi una longboard…una Globe trovata da Treesse a Milano! Le prime sensazioni non sono niente male…e cerco di allenarmi con una certa regolarità…si’si’…mi piace…e prima o poi iniziero’ a raccontarvi anche di questa nuova tavola, che ancora devo battezzare!! 😉

Dunque, eravamo arrivati al tardo pomeriggio di sabato, primo giorno sulle nevi livignasche con Blackie. Giornata molto soddisfacente per il sottoscritto, soprattutto grazie ad un pomeriggio passato con Lollo e Loris a scendermela in una neve che, a tratti, sembrava volesse farci provare l’ebbrezza del surf (in acqua)…ma che regalava di contro saltini ed occasioni continue di divertimento!! Arrivati a valle decisamente cotti si torna in albergo, doccia, e con Lollo via per un giro per le strade del paesino alpino…Livigno resta un bel posto, che pero’ ha un po’ sacrificato la sua autenticità al commercio, favorito dalle poche tasse cui è sottoposto, tanto da trasformarsi in buona parte in un grande centro commerciale all’aperto. Detto questo…che negozi!! 🙂 Uno in particolare, negozio di snow, motocross ed abbigliamento street, che ha conquistato occhi (e poi anche portafoglio) del sottoscritto! 😉

Tramonto goduto dalle sedie appena fuori da un locale, sorseggiando Spritz e vino…poi cena da signori a base di pizzoccheri, sciàt e Inferno, all’Helvetia, ristorante e pub dove, dopo una cena “free”, ognuno dove voleva, si è ritrovata la combriccola al completo per musica e drinks fino a tardi! Io e Lollo, cosi’ come altri, dopo qualche drink e un po’ di danze ci siamo ricoverati in branda. “domani si spacca tuttooooo!!” il pensiero col quale mi sono addormentato.

Sveglia carico a molla, colazione veloce e subito verso le piste, questo l’inizio del secondo giorno RuLeZ…arriviamo alla base degli ovetti del Carosello alle 9 e un quarto, carichi a molla! In questo secondo giorno faccio anche piu’ caso alla qualità degli impianti offerti da Livigno. Premesso che posso parlare solo del Carosello (al Mottolino non ci ho proprio messo piede) ho un paio di appunti da fare: gli ovetti sono dannatamente troppo piccoli!! 😀 😀 la prima volta che ne ho preso uno non sapevo come voltarmi: la mia Blackie è piccolina, è una Palmer Pulse 154, eppure non c’era verso di tenerla in piedi senza che s’incastrasse nel soffitto della cabina! E pure io, che non sono certo un colosso, ho picchiato piu’ di una volta col casco contro il soffitto. Con un po’ di pratica mi ci sono abituato ma resta comunque un aspetto decisamente migliorabile!! In piu’ le seggiovie, mediamente piuttosto lente. Anche questo si sopporta senza problemi, nulla di tragico, pero’ in un centro cosi’ noto e ben fatto ci si potrebbe aspettare degli impianti migliori!

Ma torniamo a noi! Prima pista subito gasatissimo!! Mi aspetto di sentire dei grossi miglioramenti da ieri a oggi, e in effetti mi sento bene sulla tavola! I movimenti sono assolutamente piu’ fluidi, non ho piu’ il “culo all’elio”, vale a dire che sono abbastanza dritto e meno impacciato, e il feeling è uno dei migliori di sempre! Scendiamo giu’ lungo la solita pista come riscaldamento. La neve tiene benissimo e al mattino è assolutamente godibile (anche se per poco). Arrivo in fondo e decido di riprovare a fare il sentiero di collegamento a velocità un po’ piu’ sostenuta. Gambe piegate, tavola dritta, concentrato, braccio disteso dietro, lascia che prenda velocità, passa in toeside, curvone verso destra, concentrato, controlamina e….FACCIATA NELLA NEVE, o meglio, botta clamorosa tra sterno e costole.

Ahia!! Mi rialzo un po’ stordito e dolorante…riparto con meno fiducia, come spesso mi succede dopo un volo un po’ rovinoso, pero’ deciso a farmi passare presto questo momento di en-passe. Prima risalita e proviamo a scendere lungo una diversa pista dello stesso versante. Si arriva su una pista molto larga, appena battuta evidentemente, servita da una lunga e lenta seggiovia che riporta nei pressi del Carosello. Nulla di che, devo dire! Considerato che il dislivello che si copre su questa pista è il medesimo della nostra solita, la pista mi appare molto piu’ corta. In effetti scende drittissima e con una pendenza abbastanza impegnativa da cima a fondo, ma senza spunti di divertimento, senza park in vista per vedere qualcuno che salta, e con una neve meno piacevole. No, bocciata. Arrivati in fondo torniamo sugli ovetti, ma ancora decisi a provare qualcosa di diverso torniamo giu’ per la pista del giorno prima, sull’altro versante. Forse perché è ancora presto, forse perché la pista è quasi integralmente in ombra, ma si scende su una lastra di vetro: neve durissima, completamente ghiacciata, vedo parecchi che, come me, scendono in heelside da cima a fondo. Mi sembra pure piu’ lunga di come me la ricordavo e giu’, in fila per la seggiovia, si mescolano voci di sciatori contenti e riders perplessi, che si ripromettono di tornare immediatamente sull’altro versante. Noi siamo tra i secondi, ovviamente.

Arrivati in cima alla seggiovia si torna sulla prima pista, quella che non tradisce mai. Quella dove ti diverti mentre lei si snoda giu’ per la montagna da parte al Park; quella dove puoi concentrarti sulla tua andatura oppure fermarti ogni tanto e vedere una macchia di colore che, per qualche attimo, si staglia contro al cielo; quella dove ho ripreso in poco tempo tutta la confidenza perduta e dove discesa dopo discesa ho sentito Blackie addomesticarsi a me, e lasciarsi guidare piu’ facilmente, in modo piu’ rilassato.

Dopo qualche discesa sempre con Lollo incontriamo Teo, Giulia e Marco. Un paio di piste con loro, e arriva l’ora di pranzo!! 🙂 Dai pressi del Bigairbag si solleva un filo di fumo profumatissimo, c’è il barbecue salamella e birra con Monster gratis per tutti e gente che salta tutt’intorno. Mi scolo la birra in un sorso unico, mi pappo il panino salamella-peperoni-cipolle-maionese (poco cotto a dire il vero) e sono già pronto a ripartire. Aspetto Lollo sorseggiandomi una Monster e si riparte. La griglia, con i tavolacci per mangiare, si trova all’interno del park, e dunque è lungo il park del Carosello che facciamo la prima pista post-pranziale, tra kicker e rail e gente che gira grosso, tra cui la Fede Panico!! Per un momento mi viene quasi voglia di saggiare piano piano un kicker, senza saltare, solo “sentendolo” sotto la tavola, pero’ nel park c’è gente e voglio evitare colossali figure di m***. 🙂 Quindi mi accontento di girare attorno a quelle montagne di neve compatta, tentando di immaginare le sensazioni del corpo in volo e la reazione delle gambe quando toccano terra, anche se penso: “prima o poi…”.

Arrivati alla fine del park si rientra sulla pista per qualche centinaio di metri fino al sentiero di collegamento, si risale e cominciano le piste del pomeriggio. Anche oggi non riesco a fermarmi. Sono stanco ma è troppo esaltante sentire Blackie che fa esattamente quello che voglio. Nelle ultime due piste ho anche capito un’altra cosa che non vedo l’ora di riprovare la prossima stagione. Entrando in front se metto tutto il peso verso l’interno e sono abbastanza veloce la carvata viene perfetta e richiede molto meno sforzo sulle gambe, e lo stesso noto entrando in back. In altre parole con un poco di “coraggio” in piu’, mettendo il peso “nella curva” si va molto meglio! Parrà ovvia a tutti quelli che sanno già andare meglio del sottoscritto, ma per me è stata la rivoluzione. Beh, ora voglio davvero tornare presto a surfare! Sto persino pensando a qualche weekend estivo sullo Stelvio…a sorpresa potrebbe esserci qualche post “snow” fuori stagione!!

La giornata si conclude son un apres-ski ritardato (dopo la doccia) alla base degli

Lo sprizzettone

impianti: litri e litri di spritz (il mega bicchiere da 5 litri di spritz scolato in 5 minuti da tutta la tribe col locale già chiuso è stato epico), poi ci siamo divisi e siamo finiti al ristorante per una cena tranquilla. Ultimi drink e balli al Bivio, locale livignasco meta consueta di aperitivi e serate per la Surf Tribe, e la vacanza è praticamente finita.

Resta il tempo per un giro shopping di Pasquetta, con la macchina già carica e pronta a partire. Il viaggio verso casa procede tranquillo, senza troppe code, e con una sosta a Teglio a mangiare, forse, i piu’ buoni pizzoccheri di sempre in un ristorante il cui proprietario è anche il fondatore dell’Accademia del Pizzocchero. Innaffiamo tutto con una bottiglia di Traminer Aromatico e chiudiamo con un ottimo tiramisu. Non manca nulla, insomma, nemmeno un peso assurdo sulle palpebre per la prima ora di viaggio una volta ripartiti da Teglio. 🙂 Arriviamo a Varese stanchi ma felici. Grazie Livigno, grazie RLZ Surf Tribe, grazie Blackie, alla prossima!!

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